Arrestati primario e vice per interventi chirurgici illegali in ospedale

  • Interventi “fantasma” su pazienti illustri, firme false sui registri di presenza e mobbing nei confronti di alcuni sottoposti: nelle carte che hanno disposto gli arresti domiciliari nei confronti dei fratelli Paolo e Marco Palombo (rispettivamente direttore dell’unità operativa complessa di Chirurgia plastica e grandi ustionati dell’ospedale Sant’Eugenio il primo e dirigente medico e direttore facente funzioni dello stesso reparto il secondo) sono tanti gli elementi che accendono nuovamente i riflettori sulla gestione della sanità pubblica. A fare partire l’indagine dei carabinieri (nel giugno del 2013) era stata la denuncia del direttore generale dell’Asl Roma C, Antonio Paone, che aveva messo in luce come Paolo Palombo utilizzasse la sala operatoria “piccola” dell’ospedale pubblico per interventi che non risultavano su nessun registro. Secondo gli inquirenti della Procura capitolina, Palombo e gli altri indagati (oltre al fratello Marco, anche la caposala Cinzia Faina e il dottore Riccardo Pietrantoni) si sarebbero infatti appropriati della sala operatoria piccola del reparto “utilizzando i locali, le apparecchiature e il personale Asl per fini diversi da quelli istituzionali”.

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